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Fitoterapia e Gemmoterapia

La Fitoterapia

A cura di Alessandra Sordi

"Il processo vegetale rappresenta il meccanismo centrale attorno al quale gravita tutta la vita terrestre."
(F. Piterà)

La cura con le piante è nata con l'uomo che, piano piano ne ha riscontrato gli effetti, dannosi o benefici, sull'organismo. E' una tradizione millenaria presente in tutte le civiltà antiche, di cui abbiamo testimonianze scritte fin dal 1500 a.C. e che si è nei secoli arricchita grazie agli studi di numerosi erboristi e scienziati di tutto il mondo: dal papiro di Ebers dell'antico Egitto, a Teofrasto con il suo Historia Plantarum, da Plinio (Naturalis Historia) a Dioscoride, da Galeno ad Avicenna, dal Mattioli al "Theatrum Botanicum" di John Parkinson del 1640, ai moderni erbari (Otto Gessner del 1974 e Schauenberg e Paris del 1977), tanto per citare alcuni nomi famosi.

Le piante venivano usate quando ancora non erano possibili spiegazioni scientifiche di sorta, ma ricordiamoci che l'uomo ha fatto uso del fuoco quando non era stata nemmeno ipotizzata la teoria della combustione!

E' opportuno tuttavia sottolineare che non tutte le disfunzioni o perdite di equilibrio possono essere corrette o curate dalla somministrazione di preparati vegetali o naturali.

La fitoterapia (dal greco phytos-pianta e therapia-cura) è un metodo terapeutico che utilizza dei fitocomplessi, estratti dalla pianta mediante dei solventi inerti. Per fitocomplesso si intende una unità biochimica complessa che rappresenta l'unità farmacologica integrale delle piante medicinali. Il principio attivo è rappresentato da quelle sostanze che hanno la capacità di produrre un'azione farmacologica e che hanno tuttora un largo impiego in medicina per la possibilità di fare dosaggi assolutamente precisi.

Ma, come vogliamo ribadire.

"Numerosi dati sperimentali e clinici hanno però dimostrato che l'attività biologica dei principi attivi puri è minore o diversa da quella esercitata dalla pianta in toto"
E' quindi il fitocomplesso la quintessenza della pianta e non il suo principio attivo purificato.

Tutte le operazioni di estrazione devono mirare a conservarlo intatto perché solo in questo modo la pianta può esplicare il massimo della sua attività.

La fitoterapia moderna si caratterizza per la standardizzazione delle regole di raccolta, preparazione ed utilizzazione delle piante medicinali e cerca di comprendere le ragioni dell'attività terapeutica diversa ottenuta con il fitocomplesso nella sua totalità rispetto a quella ottenuta con i singoli principi attivi.

Chi si accinge ad approfondire la conoscenza e ad utilizzare per uso personale le piante officinali, bisogna che abbia la consapevolezza della tossicità di alcune piante:
Per esempio la pianta di farfara (sedativo della tosse) contiene delle sostanze che hanno un effetto negativo sul fegato (ovviamente a seguito di somministrazione prolungata o quantità eccessive). Come pure l'uso prolungato o una quantità eccessiva di liquirizia può indurre ipertensione arteriosa e amenorrea in soggetti predisposti.

Comunque possiamo concludere che le erbe, ad esclusione di alcune specie che non sono nemmeno di libera vendita, se utilizzate alle dosi consigliate, possono essere assunte in tutta tranquillità, seguendo le indicazioni fornite dagli specialisti del settore. Per concludere utilizzeremo le parole di Thomas Edison: ...il medico del futuro non somministrerà medicine, ma coinvolgerà il paziente nella cura della struttura e delle funzioni dell'organismo umano, nell'alimentazione, nelle cause e nella prevenzione delle malattie".

Preparazione ed uso delle droghe vegetali 

Infusi
Principi attivi sciolti in acqua, alla temperatura di ebollizione e in riposo per 15-20 minuti, concentrazione 5 g in 100 ml acqua (circa 1 cucchiaio da minestra). Preparazione estemporanea

Decotti
Principi attivi sciolti in acqua, ebollizione per 5 minuti (fiori e foglie), 10-20 minuti cortecce e radici. In riposo per 15-20 minuti, concentrazione 2,5 g in 100 ml acqua (circa 1 cucchiaino da caffè). Preparazione estemporanea

Tisane (più piante medicinali)
Principi attivi sciolti in acqua.Alla temperatura di ebollizione e in riposo per 15-20 minuti; concentrazione 5 g in 100 ml acqua (circa 1 cucchiaio da minestra). Preparazione estemporanea

Tinture o soluzioni idroalcoliche in genere
Soluzioni di fitocomplessi vegetali in alcool etilico di diversa gradazione. Il rapporto di estrazione può variare, a seconda della pianta, tra il 20% ed il 10%.
Il tempo di macerazione varia da 5 a 10 giorni. Normalmente si usa alcool etilico al 50-60%. Le dosi medie sono rappresentate da gocce (20-50) per tre volte al giorno.

Oli estrattivi od oleoliti
Soluzioni di fitocomplessi sciolte in solvente oleoso, a concentrazione variabile, ma normalmente del 20%. Il tempo di macerazione è di 1-2 ore a 60°C, prima della filtrazione.

Estratti
Soluzioni di fitocomplessi ottenute per macerazione in solvente adatto e successiva concentrazione della soluzione ottenuta. Si ottengono così: estratti secchi (rapporto di concentrazione 5:1), estratti molli (rapporto di concentrazione 5:1) ed estratti fluidi (rapporto di concentrazione 1:1)

Oli essenziali
Gli oli essenziali o volatili sono ottenuti per distiilazione di varie parti di piante, fiori, foglie o per spremitura (agrumi), e sono composti da un miscuglio di numerose sostanze volatili contenute nelle piante aromatiche.
Presentano effetti terapeutici sia utilizzati per via esterna che per via interna.

I principi attivi

  • Zuccheri: rappresentati dalla mannite contenuta nel Frassino ornello ed il glucosio contenuto nella frutta.
  • Alcaloidi: sono le sostanze più farmacologicamente attive, ma tra essi si trovano anche i più potenti veleni (la noce vomica, la belladonna, ecc.)
  • Saponine: ad azione espettorante e molto meno diuretica, depurativa e diaforetica. Importanti perché accelerano l'assorbimento di altre sostanze (salsapariglia, digitale, saponaria, liquirizia, edera, ecc.)
  • Resine ed oleoresine: antisettiche delle vie respiratorie come il Balsamo del Tolù o urolitiche come la Betulla, ecc.
  • Gomme e gommoresine
  • Vitamine liposolubili (A,D,E,F,K) e idrosolubili (gruppo B, PP, H, C, P)
  • Mucillagini: ad azione localizzata sui tessuti malati con i quali vengono a contatto.
  • Principi amari: aumentano la secrezione gastrica, hanno azione di stimolare la formazione di bile ed il suo deflusso.
  • Oli essenziali: ad attività biologica molto varia, caratteristica quella antisettica e antiparassitaria, stimolante sul S.N.C., espettorante, diuretica, depurativa, emmenagoga, antivirale, analgesica, cicatrizzante, antireumatica e antinfiammatoria.
  • Glucosidi cardiotonici: digitale, azione sul cuore; antrachinonici: Aloe, azione lassativa; solforati: aglio e cipolla, azione antisettica, stimolante; fenolici: uva ursina, erica ad azione antisettica vie urinarie; salicilici: betulla, ad azione antireumatica ed antipiretica; cianogenetici: lauroceraso, neurosedativi contro l'asma e la tosse.; flavonici: sambuco, tiglio, agrumi, rosa canina, con effetti vari.
  • Acidi organici: le leguminose contengono buone quantità di acidi organici; attenzione alle piante contenenti acido ossalico che possono causare, nell'uso prolungato, la formazione di calcoli; Acetosa e rabarbaro.
  • Minerali ed oligoelementi: arsenico nel frumento e nell'aglio; bromo nel sedano; ferro negli spinaci e nel prezzemolo; fosforo nel frumento e nella cipolla; iodio nella cipolla, nell'aglio e nelle alghe; magnesio nell'orzo, nelle pesche e nelle albicocche; manganese nella patata e nell'avena; potassio nei porcini e nei pomodori; rame nelle nocciole, nelle noci; zinco nelle noci e pomodori; zolfo nel rafano e nella patata.

Bibliografia

  1. Piterà F.: Compendio di Gemmoterapia Clinica. Ed. De Ferrari 1994
  2. Penso G.: Piante medicinali nella Cosmetica. Ed. OEMF, Milano 1992
  3. Penso G.: Piante medicinali nella Terapia Medica. Ed. OEMF, Milano 1992
  4. Refit 1994: Repertorio Fitoterapico. Ed. OEMF, Milano 1994
  5. Beningni, R., Capra G., Cattorini P.E.: Piante medicinali. Chimica, Farmacologia e Terapia., i° e II° vol. Inverni della Beffa 1962.
  6. Valnet J.: Cura delle malattie con ortaggi, frutta e cereali. Giunti Martello, 1975
  7. Valnet J.: Cura delle malattie con le essenze delle piante. Giunti, 1988
  8. Proserpio G.: L' Ossicrizio. Sorie di piante. Ed. Erbolario 1999
  9. Minardi A., Cortesi M., Minardi I.: In herbis salus. Ed. 1995
  10. Durante C.: Herbario nuovo MDLXXXV
  11. Goldstein M., Simonetti G., Watschinger M.: Alberi d'Europa. Ed Mondadori 1995.
  12. Mearelli F., Sgrignani M.: Terapia moderna con tinture madri, gemmoderivati ed oligoelementi. Ed. Planta Medica 1992.
  13. Lawless J.: Enciclopedia degli oli essenziali. Ed. tecniche nuove 1993
  14. Brigo B.: Fitoterapia e Gemmoterapia nella pratica clinica. Ed. La Grafica Briantea Como 1993
  15. Cattabiani A.: Florario. Miti, leggende e simboli di fiori e piante. Ed Mondadori 1999
  16. Iozzi S.: Fitopratica. Ed Giunti, 1991
  17. Laboratorio Nonna Ortica. Verbania. Materiale vario.

Le informazioni contenute nel sito hanno esclusivamente scopo informativo e culturale. In nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire cure mediche, psicologiche o psicoterapeutiche.

Alessandra Sordi

Laureata in Scienze biologiche. La passione per le erbe, le piante in genere si fa sentire già dalla scelta della tesi sperimentale di laurea , con la scoperta di un genoma particolare che differenzia il grano tenero da quello duro. Pubblica altri lavori originali sempre sulla genetica dei frumenti

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