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Alimentazione

Nutraceutica

A cura di Tatiana Muccioli

Nutraceutica è un termine che deriva da "nutrizione" e "farmaceutica", ideato dal Dr. Stephen De Felice nel 1989, ad indicare come esista un nesso tra sostanze alimentari e potere curativo. In questo caso, abbiamo un nuovo termine: Nutraceutici, per indicare tutti quei principi nutrienti contenuti negli alimenti, i quali hanno degli effetti benefici sulla salute.     

Ciò che introduciamo nel nostro organismo per il mantenimento della vitalità e del benessere, è sostanzialmente naturale. I veri elementi “Nutraceutici” presenti in natura, al giorno d’oggi purtroppo hanno subito una trasformazione industriale, per cui hanno azzerato le loro proprietà benefiche.

Attualmente, i Nutraceutici possono essere estratti, sintetizzati e utilizzati per gli integratori alimentari, oppure addizionati ai cibi. Più raro è trovarli negli alimenti in maniera naturale e in quantità sufficienti ad ottenere dei benefici.

Esistono infatti delle linee guida in merito all’introduzione di alimenti nell’organismo. Le quantità minime di nutrienti per ottenere dei benefici, sono disciplinate da regolamenti europei nei quali vengono elencati i risultati esplicativi del beneficio procurato. Gli alimenti nutraceutici vengono comunemente anche definiti:

  • Alimenti funzionali
  • Alicamenti
  • Pharma food o Farmalimenti

Questi sono tali se l'alimento contiene naturalmente i nutrienti nelle quantità minime richieste dai regolamenti, oppure se vengono addizionati con estratti nutraceutici concentrati. Spesso questi ultimi sono ottenuti attraverso sintesi chimiche, in tal caso deve essere specificato il dosaggio, nell’etichetta del prodotto.

Nel video che segue c'è la presentazione del nostro Corso Online di Nutraceutica a cui si può accedere con il link in fondo alla pagina

 

Uno sguardo alla storia

Abbiamo interessanti riferimenti storici di come presso le antiche civiltà gli alimenti fossero considerati “curativi” per l’organismo. Indiani, Egiziani, Cinesi, e Sumeri ci hanno fornito la prova che gli alimenti possono essere efficacemente usati come medicine per curare e prevenire le malattie.

In questa sede accenno solo all’Ayurveda, alla Medicina Tradizionale Cinese e a Ippocrate, padre della medicina occidentale. Di tutte queste tradizioni c’è ampia materia di studio nei corsi online di Erba Sacra.

 L'Ayurveda, la medicina tradizionale indiana vecchia di cinquemila anni, cita i benefici del cibo per scopi terapeutici. Possiamo considerarlo come il più completo ed antico sistema di Medicina del mondo, un sistema millenario utilizzato come prevenzione, promozione della salute e della longevità dell’uomo.

Per l’Ayurveda, la fisiologia prevale sulla malattia patologica, nel rispetto delle immutabili leggi naturali. L’uomo è parte della Natura, dell’Universo, e quando agisce seguendo l’ordine naturale, egli sperimenta vita, gioia, armonia, ordine ed intelligenza, tutte qualità insite normalmente e naturalmente negli esseri viventi in generale, nonostante essi appartengano a specie diverse.

 “Colui i cui Dosha sono in equilibrio, la cui digestione è buona, i cui tessuti sono normali, le cui funzioni escretorie sono regolari, il cui spirito, mente e sensi sono permeati di beatitudine, è un uomo sano” (Sushruta Samhita v. 15.38).

Tale riflessione ci fa comprendere come sia importante per stare bene, avere un sistema che funziona al meglio. Infatti, la felicità o l’infelicità dell’uomo, è condizionata anche da quello che si introduce nel corpo come alimento, determinando uno stato tossico (malattia) oppure uno stato depurativo, che se mantenuto a lungo nel tempo, porta alla salute.

L’Ayurveda, porta l’essere umano alla felicità, attraverso la giusta combinazione dei nutrienti. Solo così si può prevenire la malattia e alimentare la vitalità necessaria per il mantenimento della salute e lo sviluppo della longevità.

L’Antica saggezza che ci viene dalla Medicina tradizionale cinese, imposta un sistema dietetico completo, in cui il fuoco digestivo viene alimentato dai giusti cibi, dalla cottura ottimale, dal seguire la stagionalità nella scelta degli alimenti. Se esaminiamo il pensiero medico cinese, troviamo diversi parallelismi con la saggezza dei Veda e della medicina Ayurvedica.

Nel Classico di Medicina Interna dell’Imperatore Giallo (Huangdi Nei jing Lingshu Suwen), testo di epoca Han (500 a. C.) si legge: “I medici saggi non trattano le persone già ammalate, ma istruiscono quelle sane su cosa fare per non ammalarsi. Somministrare medicine per curare malattie già conclamate è comparabile al comportamento di coloro che si mettono a scavare un pozzo dopo che gli è venuta sete o a quello di coloro che forgiano le armi quando la guerra è già stata dichiarata. Non è un po’ tardi?”.

La Medicina Cinese mette grande enfasi nel sottolineare l’importanza della prevenzione primaria, che è quella che va praticata quando si sta bene. In che cosa consiste? Nel mettere in atto quotidianamente uno stile di vita appropriato a presidiare la salute. In questo rientra il discorso di introdurre nell’organismo i giusti nutrienti. In termini di salute, la chiave sta nell’equilibrare lo yin con lo yang, e cioè rispettare l’alternanza di lavoro e riposo, di sonno e veglia, di attività mentale e fisica.

Per esemplificare, si è attivi durante il giorno, la primavera, la giovinezza; si riposa durante la notte, l’inverno, la vecchiaia. Di estrema importanza, affinché l’energia vitale possa essere sorretta e sviluppata e non logorata o depauperata, è nutrire in modo appropriato il corpola mentelo spirito.

Nella Grecia Antica abbiamo una figura molto importante: Ippocrate di Kos. (460 -377 a.C. circa) è stato un medico, geografo e aforista, considerato il padre della medicina occidentale, è stato uno dei primi ad occuparsi del rapporto fra Salute ed Alimentazione.

Egli rivoluzionò il concetto di pratica medica, tradizionalmente associata con la teurgia e la filosofia, stabilendo la medicina come professione. In particolare, ebbe il merito di far avanzare lo studio sistematico della medicina clinica, riassumendo le conoscenze mediche delle scuole precedenti, e di descrivere le pratiche per i medici attraverso il Corpus Hippocraticum e altre opere.

Diceva: “Lasciate che il cibo sia la vostra medicina e che la medicina sia il vostro cibo”. E ancora: “Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento e di esercizio fisico, né in eccesso e né in difetto, avremmo trovato la strada per la salute”;  “L’uomo è ciò che mangia”;  “Molti cibi sono dannosi per le vie biliari, formaggi invecchiati, vini densi, carne troppo salata; altri, hanno un effetto benefico sull’organismo: le carote ed il sedano sono diuretici, alcune verdure sono rinfrescanti, il vino rosso è astringente, l’idromele fa bene alla gola”.

Su questa materia è disponibile un Corso OnLine.
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Tatiana Muccioli

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